ENERGIA
Il problema energetico accompagna la storia dell'uomo fin dalla comparsa delle prime civiltà organizzate. La prima fonte di energia ad essere sfruttata dall'uomo è quella più semplice, l'energia biologica della forza muscolare umana o animale. Ad esempio, i sistemi produttivi del mondo antico basati sulla schiavitù o quelli medioevali sulla figura del servo della gleba. L'uomo ha iniziato ad affrancarsi dalla schiavitù con il progresso e l'ampliarsi delle fonti di energia sfruttabili.
Non è un caso che l'ottocento, secolo in cui la schiavitù è stata abolita in gran parte del mondo occidentale, coincide con il secolo dell'affermazione della macchina a vapore. Ancora prima della rivoluzione industriale non sono tuttavia mancate fonti di energia diverse da quella biologica. Basti pensare all'energia termica, presente nella storia dell'uomo fin dalla preistoria con la scoperta del fuoco. L'energia termica è utilizzata dall'uomo per riscaldare ed illuminare le abitazioni e per cuocere il cibo. Il mondo antico è una immensa foresta incontaminata e la risorsa energetica dell'energia termica, il legno, abbondante per tutti. Un'altra fonte d'energia del mondo antico è l'energia eolica, sfruttata per la navigazione sui mari e per alimentare rudimentali macine. Come anche l'energia idrica dei torrenti, anch'essa utilizzata nei mulini ad acqua per far girare le macine o piccoli macchinari. Il ricorso ai mulini è limitato ai soli luoghi dove le acque hanno un corso d'acqua ristretto, potente e sufficientemente costante.
(www.ecoage.it)
La parola deriva dal latino tardo energìa, a sua volta dal greco ἐνέργεια (energhèia), termine usato da Aristotele nel senso di azione efficace. Fu durante il Rinascimento che il termine fu associato all'idea di FORZA e fu KEPLERO ad usare per la prima volta il termine nell'accezione moderna di ENERGIA.
Il termine ENERGIA venne poi introdotto nel linguaggio scientifico nel 1807 dal fisico THOMAS YOUNG, le cui più importanti ricerche riguardano la luce. In pochi decenni questo termine acquistò il significato ampio che ha tutt'ora, per definire qualsiasi cosa capace di produrre movimento, lavoro.
Dal punto di vista termodinamico (dal greco antico - thermos: calore e dynamis: movimento) l'ENERGIA viene definita come tutto ciò che può essere trasformato in CALORE a bassa temperatura.
Il termine ENERGIA venne poi introdotto nel linguaggio scientifico nel 1807 dal fisico THOMAS YOUNG, le cui più importanti ricerche riguardano la luce. In pochi decenni questo termine acquistò il significato ampio che ha tutt'ora, per definire qualsiasi cosa capace di produrre movimento, lavoro.
L'ENERGIA è la proprietà fondamentale della materia che è presente ogni volta che una FORZA "entra in azione", o, come si dice in fisica, ogni volta che si compie un lavoro; ogni cosa che si trasforma contiene una forma di energia. Essa fa sì che le cose avvengano.
In tecnologia si definisce l'ENERGIA come la capacità di un corpo o di un sistema di produrre LAVORO.
(ricorda che il LAVORO equivale allo spostamento di un oggetto o ad una sua deformazione - vedi: lavoro)
L'unità di misura del lavoro è il Joule (J) e di conseguenza anche l'energia si misura in Joule (J)
Non tutta l'energia disponibile di un sistema si trasforma in lavoro, ma solo una parte, la rimanente si disperde nell'ambiente sotto forma di CALORE.
Dal punto di vista termodinamico (dal greco antico - thermos: calore e dynamis: movimento) l'ENERGIA viene definita come tutto ciò che può essere trasformato in CALORE a bassa temperatura.
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