sabato 29 giugno 2013

Equilibrio dei corpi rigidi

EQUILIBRIO DEI CORPI RIGIDI

 Un corpo può essere in equilibrio STABILE, INSTABILE, INDIFFERENTE.



Un corpo è in equilibrio instabile se, spostandolo di poco dalla posizione di equilibrio, tende ad allontanarvisi ancora di più.


(equilibrio instabile)



(equilibrio instabile)


Un corpo è in equilibrio stabile se, spostandolo di poco dalla sua posizione di equilibrio, tende naturalmente a ritornarvi.








(equilibrio stabile)





Un corpo è in equilibrio indifferente se, spostandolo di poco dalla sua posizione di equilibrio, rimane stabilmente nella nuova.


Considera un modulo a forma di cubo (per semplicità disegnalo come un quadrato)



Se metti un cubo sull'altro puoi avere:


equilibrio stabile


equilibrio instabile


NON in equilibrio

Un cubo appoggiato esattamente sulla linea mediana (A) della faccia inferiore,


è in equilibrio instabile.


Se il punto di appoggio è spostato rispetto alla mediana, il cubo NON è in equilibrio.




Considera i moduli (cubi) saldati sulle facce laterali e appoggiati sulle basi. Tu non puoi aggiungere un cubo lateralmente, ma solo appoggiarlo su altri cubi.



Questi cinque cubi, saldati lateralmente, formano un blocco solo.



I punti di appoggio, invece, si possono separare.




Due o più cubi uniti lateralmente formano un blocco.



Il blocco è in equilibrio (instabile) perché A è il punto medio della base.



Anche in questo caso si ha una situazione di equilibrio.




NON equilibrio




equilibrio



equilibrio


NON equilibrio perché il blocco B non è in equilibrio.

Vediamo come si fa a stabilire le condizioni di equilibrio.




Considerato il blocco, siano A e B gli estremi della base d'appoggio.  
I cubi che compongono il blocco hanno tutti lo stesso peso, ma agiscono in modo diverso a seconda della loro posizione rispetto all'appoggio.
Sia il peso di ogni cubo 1 u (u è una qualsiasi unità di misura di peso: Kg, libbra, Newton)





Ora analizziamo l'equilibrio rispetto al solo punto di appoggio A. I cubi alla destra sono in posizione 1, 2, 3, 4 rispetto alla verticale per A, quelli a sinistra sono in posizione 1, 2, 3, 4, 5 rispetto alla verticale per A.
E' evidente che il blocco non è in equilibrio e cade verso sinistra, ma per stabilire matematicamente la situazione occorre calcolare: moltiplicando peso x posizione di ogni cubetto e poi eseguire la somma dei risultati a destra e a sinistra del punto di appoggio (A).



Come vedi il risultato a sinistra (15) è maggiore del risultato a destra (10) e quindo il blocco cade verso sinistra. 
In realtà non è detto che il blocco cada a sinistra perché l'appoggio non è costituito dal solo punto A, ma è più esteso. 
Con questo procedimento però abbiamo stabilito che il blocco non cade a destra.



Analizziamo ora la posizione di equilibrio rispetto all'altro punto estremo B dell'appoggio. Anche in questo caso il blocco non cade a sinistra.
Se il blocco non cade né destra né a sinistra dei punti estremi di appoggio significa che è in equilibrio.

Puoi pensare che tutto questo lavoro sia una perdita di tempo perché  è evidente che il precedente blocco è in equilibrio, ma le cose possono diventare maledettamente complicate.



Ripetiamo lo stesso procedimento con questo blocco (ricorda che il peso di un cubo è 1 u)



Il blocco non cade a destra dell'estremo di appoggio A.



Il blocco non cade a sinistra dell'estremo di appoggio B.
Quindi il blocco è in equilibrio.

Esercizio 1 
Stabilisci se i blocchi sono in posizione di equilibrio.
Se non lo sono aggiungi dei moduli per equilibrare la struttura.






Soluzione:



I blocchi cadono a destra dell'estremo di appoggio A e quindi non sono in equilibrio.
Per equilibrare la struttura occorre aggiungere uno o più moduli (cubi) appoggiandoli sui blocchi esistenti.

In questo modo la struttura non cade più a destra dell'estremo di appoggio A, ma occorre verificare l'equilibrio rispetto a B.



La struttura non cade a sinistra dell'estremo di appoggio B.
Quindi è in equilibrio.





Si poteva equilibrare la struttura in questo modo?
Dimostra se è in equilibrio.

Esercizio 2
Verifica se la struttura è in equilibrio.
Se non lo è aggiungi un modulo per equilibrarla.



Esercizio 3
Verifica se la struttura è in equilibrio
Se non lo è aggiungi un modulo per equilibrarla.



Esercizio 4
Verifica se la struttura è in equilibrio.
Se non lo è aggiungi il numero minimo di moduli per equilibrarla.



Attenzione!
1) Nell'esercizio 3 e 4 la struttura si sviluppa verso l'alto; i blocchi superiori gravano su un appoggio che a sua volta schiaccia un blocco inferiore:



I tre moduli che gravano su E, sono in equilibrio.
Il modulo E schiaccia il modulo inferiore appoggiato sulla base.
Considerando l'equilibrio rispetto al punto di appoggio A, i tre moduli superiori e il modulo E  esercitano il peso in posizione 2!

2) Non puoi aggiungere i moduli tra un blocco superiore e uno inferiore!
esempio:



Per equilibrare rispetto al punto di appoggio A, non puoi aggiungere il blocco M




Esercizio 5
Verifica se la struttura è in equilibrio.
Se non lo è aggiungi il numero minimo di moduli per equilibrarla.




NB Gli esercizi devono essere svolti sul quaderno a quadretti (quadretti da 5 mm).

sabato 22 giugno 2013

quadrilateri e triangoli isoperimetrici

DISEGNO GEOMETRICO

FIGURE ISOPERIMETRICHE
Sono figure piane che hanno lo stesso perimetro.


Esercizio 1
Costruisci il trapezio isoscele (base maggiore 7,5 cm, base minore 3,5 cm, altezza 4 cm)
Poi costruisci un rettangolo isoperimetrico.
Sia AB la base maggiore del trapezio.

Costruisci la perpendicolare al punto medio di AB.



Apri il compasso quanto l'altezza (4 cm), punta rispettivamente in A, M, B e traccia i tre archi in alto.



Con apertura di compasso AM, punta in H, traccia due archi in F e in E.

Traccia la retta in F - E (parallela ad AB).



Con apertura di compasso pari a metà base minore (disegna il segmento 3,5 cm, costruisci la perpendicolare al punto medio) punta in H, traccia gli archi in D e in C.


Unisci i punti ABCD, vertici del trapezio isoscele.



Apri il compasso HC, punta in M, traccia l'arco in G.



Traccia la retta in C - G.

Traccia la retta in F - A (parallela alla retta in C - G) 



Apri il compasso A - D, punta in A, traccia l'arco in N.
Con la stessa apertura, punta in G, traccia l'arco in L.


Unisci i punti AGLN, vertici del rettangolo isoperimetrico.

Misura i lati e verifica che il trapezio e il rettangolo sono isoperimetrici.
Senza eseguire i calcoli, è maggiore l'area del rettangolo o quella del trapezio? perché?

Esercizio 2
Costruisci il trapezio scaleno (base maggiore 7,5 cm, base minore 3,5 cm, altezza 4 cm, lato obliquo 5 cm).
Poi costruisci il rettangolo isoperimetrico avente la base congruente al lato obliquo AD.


Sia AB la base del trapezio.



Costruisci la perpendicolare all'estremo A del segmento AB.



Con apertura di compasso quanto l'altezza (4 cm), punta in A, traccia l'arco in T; punta in B, traccia l'arco in alto.


Apri il compasso A - B, punta in T, traccia l'arco che taglia il precedente in V.


Traccia la retta che passa in T - V.
Apri il compasso quanto il lato obliquo (5 cm), punta in A, traccia l'arco che taglia la retta in D.


Apri il compasso quanto la base minore (3,5 cm), punta in D, traccia l'arco in C.



Unisci i punti ABCD, vertici del trapezio scaleno.

Prolunga il segmento AD, costruisci la perpendicolare al segmento in D.


Punta il compasso in A, con apertura A - D, traccia l'arco in R.


Punta il compasso in D, con apertura D - C, traccia l'arco in S.


Con la stessa apertura (D - C). punta in R, traccia l'arco in P.


Con apertura di compasso B - C, punta in B, traccia l'arco in Q.


Costruisci la perpendicolare al punto medio di PQ.

Apri il compasso M - Q, punta in S, traccia l'arco in F.


Apri il compasso A - D, punta in F, traccia l'arco in basso.


Apri il compasso D - F, punta in A, traccia l'arco in E.


Unisci i punti AEFD, vertici del quadrato isoperimetrico.

Misura i lati e verifica che il trapezio e il rettangolo sono isoperimetrici.

Esercizio 3
Costruisci il quadrato equivalente al triangolo scaleno ABC.

Costruisci il triangolo scaleno ABC (AB = 5 cm, BC = 5,5 cm, AC = 6,5 cm).



Costruisci la perpendicolare al punto medio M  di BC.


Prolunga la base AB; punta il compasso in B, con apertura BA, traccia l'arco in D (AB = BD).


Costruisci la perpendicolare a BD nell'estremo D.



Costruisci la perpendicolare ad AD passante in M.



Apri il compasso 3-M, punta in D, traccia l'arco in E.



Traccia la semiretta di origine M, passante in E, parallela ad AD.
Con apertura di compasso DB, punta in E, traccia l'arco in M (EM = DB).



Punta il compasso in E, con apertura ED, traccia l'arco in G.

Costruisci la perpendicolare al punto medio H di GF.



Punta il compasso in H, con apertura HG, traccia l'arco in L.



Punta il compasso in E, con apertura EL, traccia l'arco in N.



Con la stessa apertura punta prima in L, poi in N, traccia gli archi in P.



Unisci i punti ENPL, vertici del quadrato equivalente al triangolo.



Unisci i punti BDEF, vertici del rettangolo equivalente al triangolo.



Calcola la superficie delle tre figure e verifica se sono equivalenti.